giovedì 12 giugno 2014

In Georgia

Ti ringraziamo Signore, per averci fatto conoscere l'abbraccio della pioggia e del freddo, ed averci dato la forza per uscirne fuori.
Questa e' stata la nostra entrata ed uscita dalla Georgia, piegati dalla pioggia e dal freddo, per non parlare poi delle strade, quelle agibili, se cosi' si possono definire, cioè mulattiere trasformate in torrenti, dove  le buche e le pozze non si contano, e l'asfalto è sassi e fango.
Sembrava di attraversare un girone infernale, tra mezzi pesanti ed auto, tutto sotto una pioggia incessante e la costante presenza di animali, mucche, cavalli, cani, galline, ai margini delle strade.
E poi la frustrazione di non aver nemmeno potuto avvicinarci alle montagne del Grande Caucaso ci ha fatto deviare su Tbilisi dove, finalmente il giorno dopo abbiamo visto il sole e ne abbiano approfittato per fuggire via.
UB