Usciamo da Tblisi, dopo averla visitata di notte in compagnia di un simpatico tassista, direzione Posof (Turchia). Il tempo e' splendido e la strada e' buona per qualche centinaio di chilometri, si viaggia spediti.
Imboccata la strada per il confine cominciamo a risalire una valle di un verde smeraldo che segue il corso di un fiume, il panorama e tratteggiato da boschi, prati con esplosioni di fiori color viola rosso giallo, i ruderi di torri e bastioni e simboli crstianii ci avvertono che a breve rientreremo in Turchia.
Solite prassi di controlli al confine e poi continuiamo a salire su una strada ghiaiosa che ci portera' fino al passo di Posof, metri slm 2600, incrociamo qualche raro viaggiatore e qualche tir , mangiamo polvere.
Installazioni militari sembrano ferire la bellezza della natura, qualche insediamento di pastori e poi cominciamo a scendere fino ad imboccare delle strade enormi ed in perfette condizioni che corrono su infiniti altipiani, siamo a 2000 metri slm.
Improvvisamente le nevi perenni di una montagna che segna l'orizzonte cattura lo sguardo, é il monte Ararat, l'Armenia è sul versante opposto.
Entriamo ad Igdir, il monte e' di fronte a noi giganteso, gli alberi di sandalo emanano un profumo intenso e gradevole, sembra davvero di essere vicini a Dio.